Mario Pavesi e la guerra in Africa Orientale

I cimeli militari di Mario Pavesi

Mario Pavesi, nativo di Caorso (Piacenza), vide la luce il 2 maggio del 1900. Frequentò a Piacenza le scuole tecniche e, giovanissimo, entrò nell’amministrazione delle Ferrovie dello Stato, con la qualifica di “alunno d’ordine”. Come ferroviere prestò servizio ininterrottamente, salvo i periodi in cui servì la patria in armi, fino al 1 ottobre 1949, data in cui, con la qualifica di Capo Gestione di II classe, venne, in seguito a sua domanda, collocato a riposo.

Una prima volta fu chiamato alle armi il 23 marzo 1918 e aggregato inizialmente al 154° reggimento di fanteria, poi in un reparto di Arditi. Sulla linea del fronte partecipò all’avanzata vittoriosa dell’Esercito Italiano. Nel 1919 fu collocato in congedo illimitato con il grado di caporale. Il cimento delle armi e le speranze di una nuova Italia, lo porteranno a partecipare alla marcia su Roma, nell’ottobre 1922.

Cimeli militari in ricordo della marcia su Roma
Documentazione inerente la nomina a Segretario Politico dell'Associazione Generale Fascista di Piacenza

Uomo della Milizia, in seguito, prestò servizio nella 1^ legione milizia ferroviaria (Torino) e nella 2^ (Milano), con il grado di camicia nera scelta. Nel periodo in cui abitò in Monchero (Cuneo), fu segretario del Fascio dello stesso Comune, oltre ad impegnarsi come istruttore di Educazione Fisica delle organizzazioni giovanili.

Nel 1935 si arruolò volontario per la campagna d’Africa Orientale Italiana e combatté nella 6^ Divisione CC.NN Tevere, Battaglione Autonomo Baccarini. Anche allo scoppio di quella che poi sarà la Seconda Guerra Mondiale inoltrò domanda per essere arruolato nelle Forze Armate combattenti, ma l’Amministrazione Ferroviaria non accordò il nulla osta.

Mario Pavesi in uniforme coloniale - sul petto, sopra i nastrini il distintivo "ferito per la rivoluzione"
Santa Maria Capua Vetere - Il reparto di Mario Pavesi in partenza per l'Africa Orientale
Retro della cartolina
Il casco coloniale di Mario Pavesi
Particolari dell'uniforme coloniale di Mario Pavesi
Particolari della divisa di Mario Pavesi

Nel maggio 1943 fu però inviato in missione presso la stazione ferroviaria di Trapani e, in base al Regio Decreto 123 del 30 marzo 1943 fu militarizzato con l’equiparazione della sua qualifica professionale al grado di Tenente. Il 13 agosto fu fatto prigioniero dagli americani della 7^ Armata rifiutando ogni collaborazione con gli alleati, sebbene bastasse una semplice dichiarazione di antifascismo per evitare la prigionia. Fu quindi internato nel Fascist Criminal Camp di Trapani e vi rimase fino al 16 settembre 1945, quando fu liberato in base al Decreto Legge 529 del 7 settembre.

Tornato a Piacenza riprese la sua vita di dignitoso lavoratore presso le Ferrovie dello Stato. L’11 maggio del 1952 fondò a Piacenza l’Associazione Provinciale Famiglie dei Caduti della R.S.I., della quale fu segretario provinciale fino al giorno della sua morte.

Morì serenamente il 15 dicembre 1974, a Piacenza.

Molte le decorazioni meritate:

  • Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918;
  • Medaglia ricordo dell'Unità d'Italia; 
  • Medaglia interalleata della Vittoria;
  • Due Croci al merito di guerra;
  • Medaglia commemorativa della marcia su Roma;
  • Medaglia commemorativa della campagna fascista 1919-1922;
  • Croce anzianità MVSN;
  • Medaglia commemorativa operazioni militari in Africa Orientale Italiana;
  • Medaglia di benemerenza per i volontari della campagna in Africa Orientale Italiana 1935-1936.
Il medagliere di Mario Pavesi
Un particolare delle medaglie concesse a Mario Pavesi

Mario Pavesi per ben 25 anni, cioè dal 1949 al 1974, si spostò ed indagò per tutti i comuni della provincia di Piacenza, alla ricerca delle testimonianze e delle salme dei caduti della Repubblica Sociale Italiana, ottenendo per moltissimi di loro degne sepolture e riscattandone la memoria. Le sue ricerche vennero pubblicate nel volume Piacenza nella RSI (con elenco dei caduti militari e civili).