La drappella e la fiamma del 3° Alpini "Susa"

Come definito dal dizionario di italiano la drappella è un piccolo drappo appeso alle trombe dei trombettieri dell’esercito mentre la fiamma è una piccola bandiera triangolare usata come distintivo di reparti militari, ma anche organizzazioni politiche, sportive e sim. Su entrambi i cimeli è ricamato il fregio degli Alpini, costituiti nel 1872 quale terza specialità di Fanteria, fregio nella variante ricevuta nel 1912 e che ancora oggi viene portato sui cappelli che ne hanno fatto la storia, insieme all’immancabile penna nera. Il fregio si compone di un’aquila ad ali spiegate rivolta a sinistra per chi osserva il simbolo, che poggia su di una cornetta sotto la quale si incrociano due fucili. La drappella, contornata da frange dorate, oltre al lato con il fregio e la scritta “COMPAGNIA COMANDO SUSA” possiede un lato con ricamato lo stemma araldico del 3° “Susa” nella variante degli anni ’30 (presenza di fasci littori). Il ricamo è effettuato in finissima canottiglia e cotone, il tutto di pregevolissima fattura. La fiamma, dal lato opposto al fregio degli alpini porta il tricolore italiano con stemma sabaudo e corona del Regno d’Italia. Tutte e due i cimeli sono composti da pregevolissima seta nei colori verde e blu.

Il fregio su la drappella del 3° "Susa"
Il ricamo con stemma araldico del 3° "Susa"
La fiamma della compagnia comando del 3° "Susa"
Il tricolore del Regno d'Italia della fiamma del 3° "Susa"

3° Susa – Dalla formazione alla prima guerra mondiale

Il 3° Reggimento alpini, ancora oggi reparto attivo dell’Esercito Italiano con sede a Pinerolo (TO), viene formato a Fossano il 1° novembre 1882. Il battesimo del fuoco avviene durante la Guerra di Abissinia del 1895-96, prima di partecipare alle successive campagne di guerra del 1911-1912 (guerra italo-turca in Libia) e del 1915-1918 (prima guerra mondiale).

Gli anni ’20 e la guerra in Africa Orientale

A seguito del riordinamento del 1921 e il 3° Reggimento alpini viene inquadrato nella Divisione Alpina, nel 1923 nel Raggruppamento Alpini e successivamente nella Brigata alpina nel 1926. Nel 1934, insieme al 4° Alpini e 1° Artiglieria Alpina viene inquadrato nella 1a Divisione Alpina “Taurinense” e partecipa alla conquista dell’Etiopia durante la guerra di Eritrea.

La seconda guerra mondiale

Con l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno del 1940 il 3° Alpini viene impegnato sul fronte francese, prima di essere inviato in Grecia e nei Balcani. All’atto dell’armistizio, riesce a resistere ai tedeschi fino al giorno della resa avvenuta il 15 settembre 1943 a Bergova Korita, in Montenegro. La grande unità sciolta in Montenegro deve attendere il 25 giugno 1944 per essere in parte ricostituita e inserita all’interno della 1a Brigata del Corpo Italiano di Liberazione. Il Reggimento viene però sciolto il 25 settembre 1944 ufficialmente per mancanza di rincalzi.

Dal dopoguerra a oggi

Il Battaglione “Susa” viene ricostituito nella primavera del 1946 e nonostante alle dipendenze del 4° Reggimento Alpini ereditò le tradizioni del 3° Reggimento. Nel 1975 per via della soppressione dei reggimenti il Battaglione “Susa” prima, ed il 3° poi, entrano a far parte dell’Allied Mobile Force-Land_AMF(L) della NATO come elemento di base del Contingente “Cuneese” prima della sua ufficiale ricostituzione a 3à Reggimento Alpini che avviene il 23 ottobre del 1993. Tra la fine degli anni ’90 e il 2010 il reggimento e il Battaglione “Susa” vengono impiegati in vari fronti quali Bosnia, Kosovo e Afghanistan.