LE DUE GUERRE DI GIUSEPPE

La copertina della pubblicazione

Memorie di trincea e di burocrazia del borgonovese Giuseppe Centenari - Prefazione a cura del Dott. Filippo Lombardi

Alessandro Centenari mi ha mostrato per la prima volta il quaderno di suo bisnonno Giuseppe all'inizio del 2015, in occasione di una fiera di collezionismo militare.

Lo aveva conservato come un tesoro per anni e ne andava molto fiero, mi raccontò di averlo ricevuto dal padre Fabrizio che lo trovò, per caso, durante un’operazione di trasloco alla fine degli anni ’60. Era stato riposto, probabilmente dallo steso Giuseppe, all’interno di una borsa di cuoio sporca di pittura insieme ad altri documenti di famiglia rischiando più volte di finire nell’immondizia con tutto il suo contenuto.

In principio me lo fece vedere con titubanza, come si fa con le cose più intime, che non si sbandierano senza motivo davanti al primo che passa.

Ho poi rivisto quel quaderno segnato dal tempo, pochi mesi più tardi, esposto in una bacheca, al posto d’onore di una mostra organizzata dallo stesso Alessandro e altri suoi amici collezionisti in collaborazione con il Comune di Piacenza e il 2° Reggimento Genio Pontieri a Palazzo Farnese (Piacenza), degna cornice di un così significativo testimone del tempo.

Una pagina del diario del mio bisnonno Giuseppe Centenari

Quando gli ho proposto di pubblicarlo e di metterlo a disposizione di tutti gli appassionati di storia, piacentini e non, ha aderito con entusiasmo all’idea e da allora è stato tutto un precipitare di eventi: la richiesta di pubblicare il diario aveva aperto la strada al desiderio di condividere quella che è rimasta fino ad oggi una storia di famiglia, una specie di urgenza di vedere il quaderno del bisnonno trasformato in un volume di questa collana “Piacenza in grigioverde”.

Alessandro Centenari proviene da una famiglia che tiene al ricordo e al culto dei propri antenati, e lui stesso ha poi trasformato questa passione del ricordo in una solida cultura collezionistica: quando una sera ci siamo trovati a casa sua, mi ha mostrato una serie di raccoglitori contenenti molti documenti che nessuno aveva mai pensato di gettare, come spesso accade nelle famiglie italiane quando gli anni passano, le nuove generazioni avanzano, le case si cambiano o vengono ristrutturate e non si sa cosa fare di vecchie carte ingiallite che oramai non significano più niente.

In quei raccoglitori c’erano le testimonianze cartacee della vita di Giuseppe Centenari, classe 1892, dalle pagelle delle scuole elementari ai documenti dell’assunzione come bidello, fino al libretto della pensione.

E in quei raccoglitori c’erano anche numerosi cimeli, militari e civili, che sono risultati utilissimi per completare e illustrare queste pagine manoscritte.

La bacheca contenete i cimeli militari di Giuseppe Centenari

Ringrazio Alessandro per avermi permesso di esaminare questo materiale: leggere la storia di questo piacentino è stata per me l’occasione di approfondire aspetti riguardanti il periodo della Grande Guerra, ma è stata anche un’esperienza emotiva intensa, un modo di entrare in contatto con le caratteristiche psicologiche di un testimone di eventi storici che solitamente vengono raccontati non in prima persona.

Dott. Filippo Lombardi